Siti per articoli scientifici
Sei giunto quasi alla fine del tuo percorso universitario e vorresti realizzare una tesi in cui citare alcune scoperte scientifiche recenti, così ti sei messo sùbito alla ricerca di siti per articoli scientifici da consultare per raggiungere il tuo scopo. Il problema, però, e che non ne hai trovati molti validi, dunque vorresti qualche “spunto”. Ho indovinato? Beh, se è questo il tipo di ricerca ti ha condotto fin qui, lascia che ti dica che sarà un piacere per me aiutarti nel tuo lavoro/studio.
In questo post, infatti, ho pensato di illustrarti alcune fonti attendibili e utili per la ricerca di pubblicazioni scientifiche andate incontro al processo di revisione di esperti. Che tu sia in cerca di fonti da citare per un tuo personale lavoro di ricerca, per lavori professionali o anche per il semplice piacere di approfondire argomenti che ti appassionano, ti assicuro che troverai pane per i tuoi denti.
Se sei pronto, dunque, ritagliati giusto qualche minuto di tranquillità e dedicalo alla consultazione delle fonti che sto per segnalarti. Ti auguro buona lettura e, soprattutto, buon lavoro/studio!
Indice
Siti per articoli scientifici gratis
Quando si prepara un lavoro di ricerca, che sia ai fini di studio o per lavoro, o per un semplice approfondimento su un particolare argomento, conoscere le fonti più autorevoli e affidabili è una regola imprescindibile. In tutti i casi si tratta di un lavoro di ricerca vero e proprio, per cui il primo passo da fare è rivolgersi ai siti che rendono consultabili le pubblicazioni scientifiche.
Se sei nuovo a questo tipo di ricerche, devi sapere che non tutti gli articoli scientifici sono aperti alla consultazione (ovvero sono articoli open access): sebbene ci siano diversi siti per scaricare articoli scientifici gratis, molti sono consultabili solo pagando una “fee”, ovvero una quota d’accesso. Non temere però, perché sarà mia premura spiegarti nel corso di questo articolo come rivolgerti a fonti aperte e gratuite (ove possibile).
Inoltre, riguardo quelli a pagamento, lascia che ti dica sùbito un modo per evitare il pagamento delle quote di accesso: mi riferisco alla possibilità di accedere alle pubblicazioni a pagamento tramite un account istituzionale, come quello universitario. Se ne hai uno tu (ma puoi anche chiedere a un tuo amico/conoscente che lo ha) e l’ente, o l’istituzione, ha stipulato un accordo con la rivista che ha pubblicato il lavoro di ricerca, allora potrai accedere, leggere e scaricare il manoscritto gratuitamente. Interessante, vero?
Ciò detto, nei capitoli successivi ti parlerò nello specifico di quei siti-libreria, attendibili e gratuiti, dove vengono raccolte solo pubblicazioni scientifiche che hanno superato una revisione paritaria. Buon proseguimento.
Google Scholar
Fermo restando che una classica ricerca su Google è già di per sé un buon modo per cercare articoli scientifici online, devi sapere che il colosso di Mountain View ha sviluppato anche un motore di ricerca dedicato specificamente a questo tipo di contenuti.
Si chiama Google Scholar, il suo utilizzo è totalmente gratuito e, nella sostanza, il suo funzionamento è molto simile a quello di un motore di ricerca per contenuti sul Web. Lascia però che ti dia più dettagli sulle sue funzioni specifiche.
Dopo esserti collegato a Google Scholar, clicca sulla barra di ricerca posta al centro e digita in essa una chiave di ricerca (può essere un argomento, un contenuto/argomento, o perfino un nome come quello di un autore), prosegui selezionando una preferenza tra Qualsiasi lingua e Pagine in italiano, quindi conferma premendo Invio o il tasto che raffigura una lente di ingrandimento.
Nella pagina successiva potrai sùbito consultare i risultati della tua ricerca, dove ogni contenuto mostrato corrisponde a una pubblicazione (articolo, libro o altro tipo). Ogni risultato è composto da diversi elementi selezionabili: il titolo, per aprire direttamente il contenuto; il nome degli autori (se hanno un account Google Scholar), per consultare il loro profilo, e una serie di funzioni poste nella parte bassa del risultato della ricerca.
Queste funzioni comprendono il tasto Salva, per conservare un risultato nella sezione La mia biblioteca (consultabile cliccando sulla rispettiva voce in alto a destra); il bottone Cita, per ottenere le note bibliografiche necessarie per citare l’articolo; segue poi la voce Articoli correlati per effettuare una ricerca per argomento trattato dallo specifico articolo; infine il tasto Tutte le [numero] versioni, per consultare le eventuali versioni alternative disponibili di un articolo.
Nota bene che il bottone Cita potrebbe tornarti molto utile se intendi utilizzare come fonte per un tuo studio un articolo. È il caso, per esempio, della stesura di una tesi, specialmente se stai pensando di scriverla in LaTeX, in quanto le citazioni sono disponibili anche in formato BibTeX, EndNote, RefMan e RefWorks.
Se invece desideri raffinare i risultati della tua ricerca puoi rivolgerti al menu dei filtri posto lateralmente sulla sinistra. Da qui puoi decidere se visualizzare i risultati in base alla data, ordinarli per data o per pertinenza (valore di default), oppure scegliere il tipo tra qualsiasi genere o solo articoli scientifici e se includere brevetti e citazioni.
L’ultima voce, Crea avviso, permette di ricevere una notifica per argomento (quello corrispondente alla chiave di ricerca); in tal caso assicurati solo di avere un indirizzo email personale dove ricevere le notifiche.
PubMed
Un altro motore di ricerca che ti consiglio per cercare articoli scientifici è PubMed. Puoi utilizzarlo gratuitamente come ogni altro motore di ricerca: scrivi le chiavi di ricerca nel box di testo posto al centro e premi il bottone Search. Del suo funzionamento in dettaglio te ne parlerò a breve, intanto è importante che tu sappia di cosa si tratta.
Questo motore di ricerca per manoscritti scientifici è collegato con il database MEDLINE, il quale raccoglie bibliografia in materia di scienze della vita e biomedicina (salute, medicina, infermieristica, farmacologia ecc.). PubMed è nato per soddisfare le esigenze di università e professionisti del settore, ma dal 1997 è consultabile anche dal pubblico.
Tornando al suo utilizzo, ti ho già illustrato come fare una semplice ricerca, ma credo sia utile sapere anche come fare una ricerca avanzata. Per proseguire in tal senso, sempre dalla pagina principale, premendo sulla voce Advanced (sotto la barra di ricerca), poi nel primo menu a tendina seleziona il filtro (come Author, Editor, Title, Book ecc.), quindi scrivi nel box accanto il termine da usare come filtro e aggiungilo premendo sul bottone ADD. Procedi così per aggiungere altri filtri.
Dal menu a tendina del tasto “ADD” puoi anche esprimere la preferenza su come collegare i filtri, per esempio con AND per fare in modo che uno non escluda l’altro, oppure OR per validare uno (o un gruppo) di quelli inseriti. La scelta NOT serve invece per escludere i risultati corrispondenti a un filtro.
Completa l’impostazione della tua ricerca scrivendo nel Query box le parole necessarie per la tua ricerca e avviala premendo sul bottone Search. Dalla schermata dei risultati puoi ulteriormente applicare dei filtri ai risultati ricorrendo alle opzioni riportate sul menu a sinistra.
Tra le categorie di filtri disponibili, il primo riguarda la disponibilità (TEXT AVAILABILITY), per esempio se desideri ottenere come risultati solo articoli consultabili gratuitamente puoi spuntare il box accanto la dicitura Free full text. I filtri successivi sono sul tipo di articolo (ARTICLE TYPE), data di pubblicazione (PUBLICATION DATE), mentre per accedere al menu di filtri aggiuntivi bisogna premere il bottone Additional filters.
Infine, ti segnalo che, come visto su Google Scholar, puoi salvare la tua ricerca o condividerla via email premendo sugli appositi bottoni sotto la barra di ricerca, rispettivamente Save.
ResearchGate
Un’altra possibilità a tua disposizione per cercare articoli scientifici di tuo interesse, che siano anche gratuitamente consultabili, è quella di registrarti a ResearchGate. Questo portale è dedicato a professionisti, ricercatori e studenti che desiderano condividere il proprio lavoro o commentare e discutere quello di altri. Puoi anche usare ResearchGate se non fai parte delle categorie menzionate, da persona interessata alle letture scientifiche.
Chiaramente è necessario registrarsi per far parte della comunità, quindi per commentare e/o condividere il profilo o gli interventi di altri utenti; tuttavia, da visitatore puoi anche usare il motore di ricerca del sito collegandoti all’home page e scorrendo in basso fino al box di testo sotto la voce Discover research.
Se invece vuoi partecipare ai topic di discussione, visionare le statistiche sui lavori degli esperti oppure contattare gli autori di studi che ti interessano, dovrai procedere con la registrazione. In tal caso, il tuo account dovrà essere approvato a condizione che il tuo settore di lavoro/studio sia in ambito scientifico (serve una email istituzionale).
Vuoi sapere come registrarti? Non temere, è semplicissimo. Dalla home page premi il tasto in alto Join for free, indica il tipo di account (per esempio Academic or student o Medical), specifica poi che il tuo lavoro riguarda il settore delle scienze e compila i successivi campi con nome dell’istituzione, divisione e posizione. Continua nel processo di registrazione inserendo il tuo nome e cognome, indirizzo email istituzionale e password di accesso, poi apponi la spunta per acconsentire al trattamento dei dati e premi il bottone Continue per soddisfare i successivi passaggi con la conferma di registrazione.
Una volta che sarai iscritto e il tuo account verificato, avrai anche la possibilità di contattare gli altri utenti e autori. In tal caso potresti, per esempio, chiedere loro di condividere (in privato), un loro articolo che altrimenti sarebbe chiuso e non consultabile. Certo, non è detto che ti rispondano o che sia sempre possibile, ma insomma: tentar non nuoce!
Altri siti per articoli scientifici
Dopo averti parlato in dettaglio di alcuni siti, spero utili, mediante i quali ottenere articoli scientifici, consentimi ora di menzionare altre fonti attendibili e gratuite adatte allo scopo.
- OpenAIRE — un’ottima risorsa nata a supporto della “scienza aperta”, nonostante la sua fondazione sia relativamente recente (2018). Lo scopo è di fornire una risorsa permanente per facilitare l’accesso agli articoli scientifici liberamente consultabili (specialmente se finanziati da fondi europei). Gli ambiti disciplinari vanno dall’energia e ambiente, alle scienze socio-economiche e umanistiche. Il funzionamento è il classico: collegati al sito, inserisci uno o più termini di ricerca e, opzionalmente, il tipo di contenuto, quindi premi sul bottone con la lente d’ingrandimento per avviare la ricerca.
- ScienceOpen — questo portale con sede a Berlino è liberamente accessibile per la consultazione di articoli scientifici e non solo. Come per gli altri siti che ti ho consigliato, ScienceOpen predilige articoli disponibili gratuitamente. Puoi effettuare la tua ricerca su questo motore scrivendo nel box di testo posto al centro della pagina principale e schiacciando il bottone SEARCH posta lateralmente.
- MedlinePlus — quest’ultimo sito che ti consiglio è differente dai precedenti in quanto è rivolto principalmente alla divulgazione di ricerche nell’ambito delle scienze della salute. Il linguaggio è meno scientifico e solo i contenuti delle scoperte più affermate vengono illustrati per essere comprensibili anche al grande pubblico.
Siti per tradurre articoli scientifici
Come avrai avuto tu stesso modo di constatare, gli articoli scientifici vengono prevalentemente pubblicati in lingua inglese. Sebbene motori di ricerca come Google Scholar e PubMed consentano di impostare la lingua come filtro di ricerca, capisco che tu possa anche avere l’esigenza di rivolgerti a siti per tradurre articoli scientifici.
Se le cose stanno così, non hai nulla da temere perché in tuo soccorso c’è uno dei traduttori più affidabili e utilizzati di tutti i tempi: Google Traduttore. Per tradurre un articolo hai quindi diverse opzioni, la più immediata sarebbe quella di fare copia e incolla di porzioni di testo da tradurre, inserendole nel box di testo sulla sinistra di Google Traduttore. La traduzione avviene in maniera immediata (il servizio riconosce automaticamente la lingua d’origine e la traduce in italiano).
Un’altra funzione di traduzione offerta da Google Traduttore è accessibile premendo il bottone Siti Web posto in alto. Nella schermata successiva copia e incolla il link dell’articolo che vuoi tradurre e premi il bottone raffigurante una freccia verso destra per avviare la traduzione e consultare la stessa pagina dell’articolo ma tradotta nella lingua italiana (la lingua è selezionabile dal menu a tendina in alto a destra, ma l’italiano è di default).
La funzione che ti ho appena illustrato è più facilmente accessibile se utilizzi Google Chrome come browser Web, in quanto puoi accedere alla funzione di traduzione della pagina dell’articolo cliccando su di essa col tasto destro del mouse e scegliendo la voce Traduci in italiano. Se invece usi Chrome da smartphone e tablet puoi accedere alla stessa opzione facendo tap sul bottone [?] in alto a destra, poi seleziona la voce Traduci… per avviare la traduzione.
Per concludere, Google Traduttore offre anche la possibilità di tradurre Documenti, tramite l’apposito tasto posto in alto. Questo ti consente di tradurre un articolo in formato PDF, oppure DOC e DOCX. Come procedere? Per prima cosa a differenza della traduzione di pagina Web questa è invece accessibile solo dal sito di Google Traduttore in versione desktop.
In altre parole puoi accedere all’opzione se ti colleghi a Google Traduttore da computer, oppure da smartphone e tablet chiedendo al tuo browser di visualizzare la versione desktop. Da Chrome questo è possibile premendo sul bottone [?] e selezionando la voce corrispondente a Sito desktop.
Da computer o da dispositivo mobile, dopo aver premuto sul bottone Documenti, procedi premendo sul tasto Cerca sul computer, naviga quindi tra le cartelle del tuo dispositivo fino a individuare il file da tradurre e premi su di esso e premi sul tasto Traduci. Attendi la traduzione del documento e una volta completata pigia il bottone Scarica traduzione e scegli dove salvare il documento tradotto. Molto semplice, non credi?
Se sei in cerca di alternative a Google Traduttore, lascia che ti suggerisca la lettura del mio approfondimento sui migliori traduttori disponibili. In generale, sono tutte ottime soluzioni in grado di tradurre anche articoli scientifici.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.