Come installare Ubuntu
Dopo averne sentito parlare molto bene da parte di persone che conoscono come si deve il mondo dei computer, hai deciso anche tu di provare a utilizzare il sistema operativo Ubuntu; tuttavia, consapevole della tua scarsa esperienza con il mondo Linux, vorresti velocizzare un po’ i tempi di apprendimento e muoverti in tempi tutto sommato ridotti, nonché evitare il più possibile errori e “noie” di vario tipo.
Insomma, hai bisogno di una mano e delle giuste indicazioni per comprendere come installare Ubuntu, ho capito bene? Perfetto, non devi preoccuparti: con questa guida avrò cura di spiegarti come muovere i primi passi nel mondo di Ubuntu e come installare il sistema operativo di Canonical su macchina virtuale, all’interno di Windows oppure accanto a Windows.
Dunque, che sia stato tu a “puntare” Ubuntu o che qualcun altro ti abbia consigliato di dare un’occhiata a quest’ultimo, ti posso assicurare che la scelta che hai effettuato è stata saggia! Infatti, il sistema operativo di Canonical ha dimostrato, anni fa, che si può iniziare ad abbracciare il mondo Linux in modo tutto sommato semplice e senza alcuna competenza pregressa in materia. Provare per credere: qui sotto sono presenti tutte le indicazioni del caso, non mi resta che augurarti buona lettura!
Indice
- Informazioni preliminari
- Come installare Ubuntu su VirtualBox e altri emulatori
- Come installare Ubuntu su Windows
- Installare Ubuntu su Mac: è possibile?
Informazioni preliminari
Prima di entrare nel vivo di questa guida e di spiegarti, nel concreto, come effettuare l’installazione di Ubuntu sul computer, lascia che ti dia qualche indicazione in più, circa le caratteristiche del sistema operativo gestito da Canonical.
In primis, Ubuntu è una distribuzione Linux basata su Debian, che fa della semplicità il suo punto di forza, e il cui ramo di sviluppo si divide in due grosse famiglie: la famiglia di distribuzioni LTS (o Long Term Support), le quali vengono rilasciate ogni quattro anni, includono software stabile e duraturo nel tempo e sono supportate per i cinque anni successivi; e la famiglia non LTS, che include distribuzioni rilasciate ogni sei mesi, mirate a introdurre le nuove caratteristiche di Ubuntu man mano che vengono implementate e supportate soltanto per i nove mesi successivi al rilascio.
In generale, le distribuzioni Ubuntu della famiglia LTS sono adatte a chi preferisce un sistema operativo stabile e privo il più possibile di bug e malfunzionamenti legati alle caratteristiche più giovani; al contrario, le distribuzioni Ubuntu non LTS sono mirate a chi, invece, vuole seguire lo sviluppo della distribuzione più da vicino e, idealmente, non andrebbero installate su macchine di produzione.
Inoltre, il sistema operativo Ubuntu è disponibile in diversi flavors, variabili in base al tipo di uso al quale sono destinate (desktop/server) e all’ambiente desktop preinstallato: GNOME per Ubuntu classico, Xfce per Xubuntu, KDE per Kubuntu, LXQt per Lubuntu e così via.
Tutte le varianti del sistema operativo di Canonical si adattano anche a computer non recentissimi, che dovrebbero rispondere quanto meno ai requisiti hardware che ti elenco di seguito.
- CPU: dual-core da almeno 2 GHz.
- RAM: almeno 4096 MiB.
- Scheda video: qualsiasi GPU/APU con supporto ad accelerazione hardware e 256 MB di RAM.
- Disco: 8.6 GB per l’installazione minima, 25 GB per l’installazione completa.
- Risoluzione schermo: 1024×768 o superiori.
- Altri requisiti: accesso a Internet per il download di file e aggiornamenti.
Nelle battute successive di questa guida, per semplicità, farò riferimento ai passaggi da compiere per installare Ubuntu 24.04 LTS desktop, tuttavia le medesime procedure sono valide un po’ per tutte le varianti del sistema operativo, eccezion fatta per il nome di alcuni pulsanti e voci di menu.
Come installare Ubuntu su VirtualBox e altri emulatori
Se sei interessato a provare Ubuntu ma hai paura di danneggiare il computer, in qualche modo, eseguendone l’installazione fisica, sappi che puoi optare per l’installazione in un ambiente virtuale dedicato, creato appositamente per lo scopo, in modo da operare in tutta sicurezza senza apportare modifiche ai componenti “reali” del computer.
A tal riguardo, puoi rivolgerti a un gestore di macchine virtuali come VirtualBox, disponibile gratuitamente per Windows, macOS e Linux; sostanzialmente, puoi virtualizzare Ubuntu su qualsiasi PC o Mac ma, se ti appresti a operare su un computer Apple dotato di chip Apple Silicon (ad es. M2 o M3), devi aver cura di scaricare un’immagine di Ubuntu per chip ARM, quale potrebbe essere Ubuntu 24.04 Server per ARM o, meglio ancora, Ubuntu 24.10 Desktop per ARM.
L’unico requisito vero e proprio da rispettare, per l’uso dei gestori di VM, è che il computer “fisico” disponga di un hardware abbastanza prestante da poter eseguire agevolmente una macchina virtuale, senza incappare in blocchi o freeze di alcun tipo, dovuti alle eccessive risorse hardware richieste. Inoltre, prima di procedere, assicurati che la virtualizzazione hardware sia attiva sul tuo computer e, in caso contrario, provvedi ad abilitarla manualmente.
Installare VirtualBox
Detto ciò, se hai intenzione di installare Ubuntu su VirtualBox, la prima cosa che devi fare è scaricare il programma in questione: recati dunque sul suo sito ufficiale, clicca sul pulsante Download e seleziona il link di download più adatto al tuo sistema operativo: Windows hosts, macOS/Intel hosts oppure macOS/Apple Silicon hosts, per ottenere il file d’installazione apposito.
A download completato, esegui il file ottenuto e, se impieghi Windows, clicca sul pulsante Sì per due volte consecutive, vai Avanti e concludi il setup premendo sui bottoni Sì (per altre due volte), Installa e Fine; se, invece, il tuo è un Mac, esegui il file VirtualBox.pkg situato all’interno della finestra che va ad aprirsi, premi sui pulsanti Consenti, Continua e Installa e, quando necessario, premi sul pulsante Installa software. Procedi infine con la configurazione dei permessi, attenendoti alle istruzioni che vedi sullo schermo.
In caso di dubbi o problemi, leggi la guida in cui ti spiego come installare VirtualBox, nella quale ho avuto modo di trattare l’argomento in maniera dettagliata.
Scaricare L’ISO di Ubuntu
Lo step successivo consiste nello scaricare l’immagine ISO di Ubuntu dal suo sito ufficiale: collegati dunque a questa pagina Web, imposta il menu a tendina posto più in alto sulla voce Ubuntu 24.04.1 LTS e premi sul pulsante Avvia il download, per avviare il download dell’immagine del sistema operativo.
Laddove stessi operando su un Mac dotato di chip Apple Silicon, devi invece scaricare un’edizione ARM di Ubuntu: per esempio, per ottenere Ubuntu 24.10 desktop per ARM, devi collegarti a questo sito Web e cliccare sul link contenuto nel riquadro Desktop Image.
Creare la macchina virtuale
Completato il download dell’immagine ISO di Ubuntu, sei pronto per creare una nuova macchina virtuale, pronta a “contenere” Ubuntu: per farlo, avvia VirtualBox, clicca sul pulsante Nuova (oppure sul menu Macchina > Nuova) posto in alto e, per iniziare, assegna un nome alla macchina virtuale (ad es. Ubuntu 24.04).
Ora, imposta i menu a tendina Tipo, Sottotipo e Versione, rispettivamente, su Linux, Ubuntu e Ubuntu (64-bit) oppure Ubuntu (ARM), clicca sul menu Immagine ISO e scegli la voce Altro… dal suo interno; ora, serviti del pannello successivo per selezionare l’immagine scaricata in precedenza e attendi che essa venga caricata in VirtualBox.
Nelle edizioni più recenti del programma, è possibile eseguire l’installazione non supervisionata di Ubuntu, cioè di definire “a priori” alcune impostazioni del sistema operativo, lasciando a VirtualBox il compito di configurarle in ambiente virtuale; tuttavia, giacché questa caratteristica potrebbe condurti a risultati inaspettati, il mio consiglio è quello di propendere per l’installazione classica e, di conseguenza, di apporre il segno di spunta accanto alla voce Salta l’installazione non supervisionata.
A questo punto, clicca sulla voce Hardware e imposta un quantitativo di memoria di base (RAM) pari ad almeno 4 GB e incrementa il numero di CPU a un valore di almeno due unità; tieni conto, in ogni caso, dei colori della barra di regolazione di VirtualBox: incrementare i valori fino alla parte rossa della stessa significa, all’atto pratico, creare una macchina virtuale il cui hardware è troppo “potente” rispetto alle caratteristiche del computer fisico, dunque praticamente impossibile da eseguire.
Ad ogni modo, completata la regolazione di RAM e CPU, clicca sulla voce Disco fisso, apponi il segno di spunta accanto alla voce Crea un disco fisso virtuale ora e impostane la dimensione, utilizzando la barra di regolazione situata subito sotto; lascia poi inalterati tutti gli altri parametri e clicca sul pulsante Fine, per uscire dal tutorial guidato e creare la macchina virtuale.
Installare Ubuntu
Superati gli step di cui sopra, seleziona il nome della macchina virtuale dalla barra laterale di VirtualBox e clicca sul pulsante Avvia, situato in alto a destra: s hai svolto correttamente i passaggi, dovresti riuscire ad avviare il sistema operativo virtuale direttamente dall’immagine ISO caricata. Quando ciò avviene, attendi che il desktop di Ubuntu venga mostrato sullo schermo (dovrebbe volerci qualche minuto) e, quando ciò avviene, scegli innanzitutto la lingua che vuoi usare per il sistema operativo.
Fatto ciò, clicca sul pulsante Next (dovrai effettuare quest’ultimo passaggio molto spesso, in quanto serve per passare alla finestra successiva), esegui la configurazione delle opzioni di accessibilità (se ne hai bisogno), vai avanti e indica la disposizione della tastiera che vuoi usare.
Ora, vai ancora avanti, apponi il segno di spunta accanto al tipo di collegamento a Internet che intendi stabilire (ad es. connessione cablata), vai avanti e clicca sul pulsante Installa Ubuntu. A questo punto, specifica di voler eseguire l’installazione interattiva/interactive installation, vai avanti e, se vuoi ottenere l’esperienza software completa del sistema operativo, apponi il segno di spunta accanto all’opzione Installazione completa/Extended selection.
Qualora volessi, invece, installare soltanto i componenti di base di Ubuntu, apponi il segno di spunta accanto all’opzione Installazione minima/Default selection; fatta la tua scelta, vai ancora avanti, indica le tue preferenze circa l’installazione di driver di terze parti e dei componenti multimediali aggiuntivi (a meno che tu non abbia specifiche esigenze circa l’uso esclusivo di software open source, ti consiglio di selezionare entrambe le caselle) e vai avanti.
Adesso, dovresti visualizzare la schermata relativa al disco di installazione di Ubuntu: siccome hai creato una macchina virtuale interamente dedicata al sistema operativo di Canonical, scegli di cancellare il disco e installare Ubuntu e vai avanti, fino a raggiungere la schermata delle informazioni personali.
Una volta lì, specifica il tuo nome, il nome del computer, un nome utente da associare all’account e una password con la quale proteggere quest’ultima (va ripetuta due volte); indica poi se richiedere la password all’accesso oppure no, intervenendo sull’apposita casella, vai avanti e scegli la località in cui ti trovi, in modo da regolare il fuso orario appropriato.
Per finire, esamina il riepilogo delle impostazioni di installazione e clicca sul pulsante Installa, per avviare l’installazione di Ubuntu sulla macchina virtuale, che potrebbe durare anche più di dieci minuti. Al termine dell’installazione del sistema operativo, dovresti visualizzare un messaggio sullo schermo indicante la corretta riuscita dell’operazione: quando ciò avviene, clicca sul pulsante Riavvia ora e attendi che Ubuntu, ora installato, venga aperto in ambiente virtuale.
Finalmente ci siamo: è ora giunto il tempo di imparare a usare il tuo nuovo sistema operativo! A tal proposito, potrebbe esserti d’aiuto la sezione tematica disponibile sul mio sito e, in particolare, la mia guida ai migliori programmi disponibili per Ubuntu.
Come installare Ubuntu su Windows
L’hardware del tuo PC non è esattamente all’ultimo grido e, pertanto, fai molta difficoltà a usare Ubuntu in ambiente virtuale? Hai eseguito tutte le prove del caso e, adesso, ti senti pronto a usare il sistema operativo di Canonical con cadenza giornaliera? A prescindere dal caso specifico in cui ti trovi, sappi che puoi installare Ubuntu su PC Windows in maniera semplicissima, sia sfruttando il sistema di emulazione integrato nelle più recenti edizioni del sistema operativo Microsoft, sia creando una configurazione dual-boot che ti consenta di scegliere, ogni volta, quale OS avviare. Trovi tutto spiegato qui sotto.
Come installare Ubuntu su Windows 11 e Windows 10: WSL
Se hai necessità di usare alcuni applicativi di Ubuntu per lavoro e ti piacerebbe integrare il sistema operativo con i dati disponibili su Windows 10 oppure su Windows 11, ti consiglio di prendere in considerazione l’uso del Sottosistema Windows per Linux o WSL. Introdotto a partire da Windows 10, WSL è un ambiente semi-nativo che consente di installare le più conosciute distribuzioni di Linux, direttamente dal Microsoft Store, e di eseguirne la linea di comando direttamente in Windows.
Per installare WSL (che richiede la virtualizzazione hardware) sul computer, apri una finestra di PowerShell premendo la combinazione di tasti Win+X sulla tastiera e selezionando la voce Terminale/Windows PowerShell dal menu che va ad aprirsi, impartisci il comando wsl –install
al suo interno e dai Invio; successivamente, clicca sul pulsante Sì per due volte consecutive e attendi che la procedura d’installazione venga portata a termine.
Adesso, devi abilitare la piattaforma macchina virtuale dalle funzionalità facoltative di sistema: apri il menu Start, digita le parole funzionalità facoltative al suo interno e clicca sul primo risultato ricevuto; ora, premi sul pulsante Visualizza le funzionalità/Aggiungi funzionalità facoltativa residente nella finestra che va ad aprirsi, apponi il segno di spunta accanto alla voce Piattaforma macchina virtuale e dai OK. Quando richiesto, riavvia il computer per rendere effettivi i cambiamenti.
Per impostazione predefinita, WSL viene installata con a bordo la LTS di Ubuntu più recente (al momento la 24.04); tuttavia, se lo desideri, puoi sempre aprire il Microsoft Store e scaricare altre versioni di Ubuntu, come Ubuntu 20.04.
Per avviare Ubuntu tramite WSL, non ti resta che usare l’icona aggiunta al menu Start di Windows: salvo particolari configurazioni, durante la procedura di primo avvio, dovrebbe esserti richiesto di creare un nome utente e una password per l’account amministrativo.
Completato questo passaggio, dovrebbe esserti mostrata la shell testuale di Ubuntu, che puoi usare esattamente come se ti trovassi nel sistema operativo nativo: ad esempio, se vuoi installare un’applicazione, devi usare il classico comando sudo apt install [nome pacchetto]
; se vuoi aggiornare i pacchetti presenti sul sistema, devi avvalerti del comando sudo apt update && sudo apt upgrade
.
Chiaramente, se lo desideri, puoi scaricare e installare anche applicazioni Ubuntu che prevedono un’interfaccia grafica, in quanto Windows è totalmente in grado di gestire quest’ultima; per esempio, per scaricare buona parte delle applicazioni di base di Ubuntu, puoi usare il comando sudo apt install ubuntu-desktop
. Per eseguire un programma, non ti resta che digitare il nome del suo eseguibile, unitamente agli eventuali parametri, aggiungere uno spazio e il carattere &
e dare Invio.
Come installare Ubuntu da USB
Dopo aver smanettato un bel po’ in ambiente virtuale, hai deciso di fare il grande passo e ti senti pronto a installare Ubuntu direttamente sul disco del computer, tramite chiavetta USB? In primo luogo, devi procurarti una chiavetta USB vuota, grande almeno 16 GB, meglio se formattata in FAT32.
Successivamente, devi procurarti l’immagine .ISO di Ubuntu, scaricare un programma per riversare il contenuto dell’ISO sulla chiavetta USB (ad es. Rufus) e servirtene per realizzare il drive avviabile del sistema operativo, in accordo con quelle che sono le caratteristiche del computer.
Fatto ciò, a meno che tu non abbia intenzione di formattare completamente il disco, devi creare un backup dei dati per te importanti. Ancora, se vuoi installare Ubuntu in dual boot accanto a Windows, devi “sbloccare” la partizione di sistema di quest’ultimo, andando a disattivare — almeno in via provvisoria — il sistema fastboot: puoi farlo aprendo una finestra di PowerShell/Prompt dei comandi in modalità Amministratore, digitando il comando powercfg /h off
al suo interno e premendo il tasto Invio della tastiera.
A questo punto, inserisci la chiavetta USB contenente Ubuntu nel computer, configura il sistema UEFI/BIOS per l’avvio da USB e attendi che il desktop del sistema operativo compaia sullo schermo. Ora, segui gli stessi passaggi già visti per l’installazione in VirtualBox, finché non giungi alla finestra Come vuoi installare Ubuntu?/How do you want to install Ubuntu?: lì, dovrai scegliere di installare Ubuntu accanto a Windows Boot Manager/Install Ubuntu alongside Windows Boot Manager, andare avanti e usare la barra di regolazione che compare sullo schermo, per specificare lo spazio da dedicare a ciascuno dei sistemi operativi.
Infine, vai avanti, specifica le tue informazioni personali e le informazioni circa la localizzazione e attendi pazientemente che l’installazione del sistema operativo venga portata a termine. All’avvio successivo, se hai scelto di creare una configurazione dual-boot, dovresti vedere il menu di scelta di GRUB (che puoi modificare a tuo piacimento), dal quale puoi scegliere se avviare Ubuntu, oppure Windows.
Questi, in linea di massima, sono i passaggi da seguire per installare Ubuntu sul disco fisso del computer; tuttavia, se hai bisogno di una guida passo-passo ancor più dettagliata, prendi visione del tutorial in cui ti ho parlato di come installare Ubuntu da USB, nel quale ho avuto modo di trattare l’argomento con dovizia di particolari.
Installare Ubuntu su Mac: è possibile?
Dopo aver provato per qualche tempo il sistema operativo di Canonical, trovi che quest’ultimo si sposi alla perfezione con le tue esigenze e, per questo, ti piacerebbe installarlo anche sul tuo Mac, magari accanto a macOS? In tal frangente, le cose potrebbero essere leggermente più complesse di quanto sembrano.
Devi sapere, infatti, che le stringenti politiche restrittive applicate da Apple rendono estremamente ostico l’avvio da supporti e/o sistemi operativi diversi da quelli ufficialmente previsti; in altre parole, specie sulle più recenti edizioni di macOS, potrebbe essere quasi impossibile avviare una chiavetta USB oppure affiancare un secondo sistema operativo a macOS, anche per gli utenti più esperti e temerari.
Pertanto, se proprio ritieni necessario usare Ubuntu sul Mac, puoi percorrere la strada dei gestori di macchine virtuali: per farti qualche esempio, sia il già citato VirtualBox che Parallels Desktop sono pienamente compatibili con i chip Apple Silicon e, pertanto, utilizzabili anche sui computer dotati di processore Apple. Tuttavia, in quest’ultimo caso, ricorda di propendere per un’edizione di Ubuntu compatibile con i chipset ARM (ad es. Ubuntu 24.10 desktop ARM o Ubuntu 24.04 server ARM), altrimenti non potrai eseguire alcunché.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.